Domanda:
Gent.mo Dott. D’Alessandro, ho una domanda che riguarda il panico, vissuto da un familiare. In particolare io mi trovo nella condizione di dover sopportare mia moglie, che è essenzialmente una donna debole, che non riesce a superare gli attacchi di panico, mentre io che ne ho sofferto alcuni anni or sono, sono riuscito a superarli con la sola forza di volontà. La domanda è la seguente: più che una psicoterapia, mia moglie avrebbe bisogno di affrontare una volta per tutte le sue paure e forzarsi, oppure continuare a evitare tutto ciò che la terrorizza? Grazie. Tommaso.
Risposta:
” Non pensi neppure per un istante che, siccome lei ha vissuto una forma di attacchi di panico, lei sappia cosa prova sua moglie. Un’esperienza come questa è unica per ciascun soggetto e non è una questione di mera forza interiore, uscirne da soli oppure no. Quello che prova sua moglie può saperlo soltanto lei. La psicoterapia, comunque, ha spesso il risultato di fortificare il soggetto, mentre si occupa di far guarire il soggetto dagli attacchi di panico. Affrontare le proprie paure è, purtroppo, indispensabile, per uscire da questo disturbo. Quindi su questo punto ha ragione. Infatti in molti casi la psicoterapia inizialmente si concentra proprio sul creare quei presupposti che permetteranno al soggetto di affrontare le sue paure. Quindi se vuole aiutare sua moglie, al di là di consigliarle la psicoterapia, dovrebbe cercare di farle capire che ce la può fare, magari cominciando un po’ per volta. Quindi incoraggindola a trovare il coraggio dentro di lei, mai facendole capire che è una debole. La sola forza di volontà può essere sufficiente, a volte, ma solo se le circostanze lo consentono. “