La confusione mentale è un sintomo dell’ansia?

Domanda:

Buongiorno dott. D’Alessandro. Ho 33 anni e soffro di attacchi di ansia e panico da circa due mesi, dopo un lutto. Posso sapere se la confusione mentale e il sentirmi chiusa è un sintomo che provoca l’ansia? Ho sempre il collo bloccato con dolori che arrivano fino alla nuca pungenti fastidiosi e mi sento sempre triste, non ho più stimoli nel ridere. Sono ipocondriaca e mi sto fissando di avere qualcosa di brutto nella testa. Grazie.

Risposta:

Dalle manifestazioni di quello che sente nel corpo e di quello che sente nella mente sembra che effettivamente si tratti soprattutto di ansia. Ovviamente, però, in questi casi bisogna comunque andare dal medico per approfondire quei dolori del collo e della nuca. Lei si definisce ipocondriaca, quindi le dirò che il modo migliore in cui può andare incontro alla sua visita medica è di pensare che non è nulla di serio, anzi solo tensione per via dell’ansia. Deve comunque andarci perché è una formalità, ma dopo che esce dallo studio medico e ha potuto escludere qualunque altra causa, allora saprà per certo che si tratta di un problema psicologico, così come la sua confusione mentale lascia pensare.

Il fatto è che se si tratta di un problema psicologico, la preoccupazione non passa definitivamente. Prima o poi ricomincerà a pensare di nuovo a questo o a un altro pensiero negativo. Provi a seguire i consigli che trova in questo sito o altrove. In particolare le consiglierei di provare la meditazione.

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Dr. Paolo D'Alessandro - Psicologo Psicoterapeuta

Lavoro con i pazienti da più di 15 anni e mi piace aiutarli a superare le loro paure. Dal 2006 mi occupo prevalentemente di Ansia da prestazione, Attacchi di panico e Ansia sociale. Collaboro con l'AIPAP, l'associazione italiana per la psicoterapia degli attacchi di panico, di cui sono socio fondatore.

Ho tre figli e una moglie che amo molto. I miei interessi includono la tecnologia e le nuove sfide, sia in ambito clinico che imprenditoriale.